Premesso che di solito non me ne importa granché di come passano la notte i potenti, lo pensavo del caso Sircana, del caso Daddario e non di meno lo penso del caso Marrazzo.
Quest'ultimo però ha elementi di diversità notevoli, non ci troviamo solo di fronte allo sputtanamento totale di un governatore, ma bensì a qualcosa di più grave.
Il governatore del Lazio di fatto in mano a dei ricattatori. Come scrive Piero Ostellino, questo non può non gettare delle ombre sul suo operato degli ultimi mesi, ne' sarà stato influenzato?
Di fronte a questo diviene superflua, la mia curiosità circa le reazioni della sinistra e di Repubblica: “10 domande a Marrazzo non gliele fate? O forse qui di oscuro c'è ben poco e quindi c'è poco da domandare? Ci sarà il solito doppio pesismo da parte del popolo della sinsitra?”
Come nota a margine non posso fare a meno di dire che ieri sera gongolavo, poiché se c'è un politico che ho trovato antipatico e borioso, con la verità scritta in fronte ed il vangelo in mano (vangelo scritto da lui) è Piero Marrazzo.
E quindi la vena sadica che scorre in me non poteva non gioire di fronte alla sua caduta.
Quest'oggi quella vena si è seccata pensando a quella poveretta della moglie che con tre figli, doveva dare la notizia riguardante il marito al telegiornale.
Faccio un inchino alla professionalità ed alla forza della moglie di Marrazzo, e chiedo scusa a lei per i miei sentimenti meschini.
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